Ultimamente si fa un gran parlare del diritto di proprietà di simboli e marchi. Dopo le polemiche sulla proprietà del marchio del Partito della Libertà, in Sardegna scoppia un'altra e più combattuta disputa sull'utilizzo del marchio di un partito politico.
Il partito a cui mi riferisco è l'iRS, Indipendentzia Repubrica de Sardigna, movimento politico indipendentista nato nel 2002.
Il marchio dell'iRS è uno dei più ben fatti nel panorama politico italiano (non a caso tra i fondatori del partito figura un autorevole semiologo, Francesco Sedda).
Molto leggibile, a due soli colori (rosso e nero), equilibrato e con un segno molto forte, l'albero deradicato degli Arborea simbolo della lotta del Giudicato di Arborea contro la dominazione catalano-aragonese.
Da un punto di vista puramente grafico non ha errori evidenti, complimenti a chi lo ha realizzato.
Volendo trovare il pelo nell'uovo si potrebbe obiettare che il suo punto debole risiede nella parte superiore del fusto dell'albero che essendo molto sottile rischia di perdersi nelle riduzioni.
La stilizzazione dell'albero non mi piace granché ma questo è un giudizio esclusivamente soggettivo.
Ma torniamo al motivo del contendere, la dirigenza del partito si è spaccata in due fazioni e ognuna rivendica il possesso del marchio e del simbolo.
Mi chiedo: possedere un marchio significa possedere un simbolo?
Il problema della proprietà del marchio è regolato da leggi molto chiare che ne attribuiscono la paternità al soggetto che ne ha effettuato la registrazione all'ufficio competente. Se un membro del partito si è occupato personalmente o tramite un proprio legale di effettuare questa operazione allora non credo che possano esserci ambiguità circa la legittima proprietà.
Ma se andiamo a valutare quali sono le caratteristiche che attribuiscono a un segno lo status di simbolo allora la questione può essere vista da un'ottica differente.
Il valore simbolico di un segno non può essere dato per imposizione legale o per decisione strategica. Un simbolo nasce e acquista forza nel momento stesso in cui le persone riconoscono in esso valori e idee.
Ecco che quindi il simbolo non può essere del soggetto "X" in quanto possiede solo la titolarità del marchio. Ma il simbolo non è neppure di "Y", è di tutti coloro che partecipando più o meno attivamente all'idea del partito, lo hanno fatto proprio e lo hanno esibito come simbolo di appartenenza a un gruppo e di condivisione di idee.
L'albero deradicato degli Arborea, come già affermato, era già un simbolo nel periodo giudicale, non saranno certo le beghe interne di un partito a decidere come, per chi e da chi questo simbolo possa essere utilizzato e condiviso.
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