venerdì 17 dicembre 2010

Terzo Polo, tanta confusione

In questi giorni di freddo intenso, veramente inspiegabile a pochi giorni dall'inizio dell'inverno (giorni di allarme freddo), si fa un gran parlare di "poli".
Dopo il Polo Nord e il Polo Sud si scopre che esiste un Terzo Polo i cui abitanti affermano che il loro polo in realtà è un Nuovo Polo che si chiama Polo della Nazione. Un polo situato più o meno all'equatore ma su questo gli abitanti sono più vaghi.

Tra gli abitatori di questo Nuovo Polo troviamo il movimento politico Alleanza per l'Italia" tra i cui fondatori spicca Francesco Rutelli.

Alleanza per l'Italia ha presentato da poco il nuovo marchio e da una breve ricerca sul web scopro che in poco più di un anno lo ha cambiato almeno cinque volte.

La Coca-Cola dal 1887 in pratica non lo ha mai cambiato, solo leggermente modificato.







Marchio originario
Il primo marchio presentato non è propriamente un marchio di un partito politico ma di un movimento che stava prendendo corpo.




A dispetto di un buon impatto grafico, da un punto di vista della comunicazione era discutibile. Il segno della X usato al posto della preposizione per non era immediatamente leggibile e rimandava comunque a un linguaggio troppo informale e non corretto da un punto di vista grammaticale.

Il segno "X" costituito da due cunei sovrapposti, uno di colore verde e l'altro di colore rosso, trasferiva più il senso della contrapposizione rispetto a quello dell'unione. Il colore del carattere tipografico era decisamente troppo debole. 




Prima versione
Il secondo, è un marchio politico a tutti gli effetti (può essere inserito nella cartella elettorale all'interno dello spazio a disposizione del partito) ed è totalmente diverso rispetto alla prima impostazione.




In questa fase, la più interessante da un punto di vista creativo, dall'acronimo di Alleanza per l'Italia nasce l'elemento dell'ape. L'acronimo non esplicitato in forma di scritta richiedeva inferenze da parte dell'osservatore, coinvolgendolo nell'associazione ape-margherita.

Finalmente una bella IDEA, un marchio ragionato, con una storia che può essere raccontata semplicemente osservandolo e che ognuno può integrare con il proprio vissuto e con le proprie esperienze.

L'ape è simpatica a tutti, è laboriosa, infaticabile, fedele, simpatica e produce del buon miele. Difende il suo alveare a costo della sua stessa vita, se punge muore e quindi prima di fare del male ci pensa.
Meraviglioso esempio di vita sociale dove il singolo vive in funzione della comunità. 

Nel marchio, queste api volteggiano allegramente al di sopra della scritta "ALLEANZA per l'ITALIA" e di una margherita appoggiata sopra un campo verde. Lo sfondo con un timido sfumato dal bianco al ciano risulta poco visibile.

Questo marchio presenta come già detto idee interessanti ma come al solito si è un po' esagerato... due api sono troppe e rendono il marchio confuso. Siamo d'accordo che l'acronimo è al plurale ma una sola ape sarebbe stata più efficace, magari stilizzata meglio e ben associata alla margherita. Il fondino così com'è è superfluo e poteva essere eliminato o reso più visibile.
Il pistillo è decisamente disegnato male. Eliminando la semisfera con lo sfumato il disegno sarebbe stato più semplice e leggibile.



Seconda versione
Preso atto degli errori commessi ecco che si arriva alla seconda versione.


Come dopo il passaggio di un temporale Ii cielo è più azzurro e promette una giornata meravigliosa. Ma la tempesta ha creato anche degli sconvolgimenti. La scritta ALLEANZA lavata dalle forti piogge diventa bianca, resta un po' di sporcizia ai bordi ma i grafici chiamano questo effetto outline. La scritta PER l'ITALIA evidentemente al riparo dalle intemperie rimane ancora tutta sporca.
Dal margheritone il vento ha fatto cadere la semisfera sfumata che si è dispersa nel prato mentre grazie al cielo terso all'orizzonte è apparso un elemento rosso. Questo tricolore bisogna pur metterlo da qualche parte.

Le povere api sicuramente sorprese dalla tormenta hanno perso il colore e sono tutte nere, contro lo sfondo azzurro perdono visibilità e forza comunicativa. Prevedo la loro dipartita.



Terza versione
Evidentemente le api, stremate, sono morte e infatti in questa versione spariscono. Se voltete, potete raccontare ai più piccini che sono andate in un posto migliore.


A questo punto notiamo che il marchio è compresso tutto nella parte inferiore del cerchio. La parte superiore è del tutto priva di contenuti.

Ma qualcuno non ci sta... l'ordine perentorio dalle alte sfere sarà "riempire, riempire, riempire"... ma ci arriveremo dopo.

La margherita priva delle amiche api perde forza comunicativa e tende ad assomigliare sempre di più a un'elica o a un girandola, di quelle che una volta i bambini facevano girare correndo per la casa e facendo venire il mal testa agli adulti.

Ma tra le fila del partito improvvisamente qualcuno si agita, osserva e riosserva, valuta e rivaluta. Oddio, il marchio assomiglia a un altro marchio!

Un capolavoro, un marchio copiato dal marchio de Il popolo della libertà con il nome copiato da un altro partito, Alleanza Nazionale (non mi dite che c'è differenza semantica tra "Alleanza Nazionale" e "Alleanza per l'Italia" dal momento che siamo in Italia e parliamo ai cittadini italiani).






Brivido, terrore, raccapriccio direbbe il Re del Crimine Cattivik. 
"Bisogna correre ai ripari" osserva qualcuno, "Cosa fare?" dice un altro, "Cambiamo marchio" chiosa un altro ancora. Applausi e strette di mano. Tra squilli di trombe il ciambellano annuncia "Si chiami il grafico di Corte", dal fondo qualcuno timidamente chiede "Uno bravo?". Silenzio in sala. "Ma no... tanto poi cambieremo ancora".


Quarta versione
Ed ecco l'ultima versione del marchio.


Inspiegabilmente si torna al concetto dell'acronimo API senza però rappresentare il simpatico insetto. L'elica a questo punto sale, sale, sale... e va a sbattere contro il cerchio. Nell'urto si deforma assumendo un aspetto più margheritoso. Anche il pistillo subisce un trauma risultando schiacciato rispetto alla versione precedente.
Il punto debole della margherita sta proprio nel pistillo che ha dei segni troppo sottili per poter reggere alle riduzioni (vedi sotto).




Per separare la parte "grafica" dalla parte "testuale" è stata inserita una barra tricolore. Nella parte inferiore del marchio troviamo l'acronimo API che sovrasta la scritta a cui fa riferimento. La scritta ALLEANZA tiene duro, mentre la scritta PER L'ITALIA sembra doversi sgretolare da un momento all'altro sotto il peso degli elementi che la sovrastano. La scritta ricorda il gigante Atlante che regge sulle sue spalle il peso del mondo.

Acronimo e nome del partito sono "inspiegabilmente" scritti con due caratteri diversi ma comunque molto simili. Vi spiego l'inspiegabile? L'acronimo con il carattere usato per il nome "Alleanza per l'Italia" avrebbe occupato poco spazio, ricordate l'ordine perentorio del "riempire, riempire, riempire"? Gli ordini sono stati eseguiti e ora questo marchio è talmente pieno che sembra addirittura scoppiare.
Vedi sotto la prova dell'acronimo realizzato con il carattere della scritta (a destra).





Il punto debole di questo marchio è la commistione degli stili grafici. La margheritona è morbidosa e fumettosa mentre la barra tricolore e il carattere utilizzato per l'acronimo sono spigolosi. Insomma gli elementi grafici non sono coerenti.
Il bordino nero che circonda il cerchio del marchio è oltre che inutile anche dannoso perché soffoca ulteriormente gli elementi presenti all'interno.


Per l'impostazione grafica e l'uso dei colori sarà sempre recepito come un marchio di destra. Per caso o per volontà?




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