Navigando tra i siti di informazione generalista apprendo che l'attrice Debora Caprioglio ha accettato l'incarico di responsabile nazionale “cultura e spettacolo” di Alleanza di Centro.
Conosco l'attrice ma, ammetto l'ignoranza, non conoscevo questo partito.
Da grafico il primo pensiero è quello di dare un'occhiata al logo.
ADC, UNDERWEAR.
Lo definirei il marchio delle mutande griffate Pionati. Dividete il cerchio all'altezza del nome del candidato, eliminate la parte superiore e otterrete l'effetto di un paio di slip alla moda con bordo alto e griffe sull'elastico da sfoggiare con pantaloni a vita bassa.
La sigla ADC proprio sul sedere potrebbe suggerire frasi del tipo A DOPO CARO o A DOPO CARA a seconda dell'orientamento sessuale di chi le indossa.
L'ANALISI
Appare subito chiaro che il marchio non è stato realizzato da un grafico professionista. Il marchio da un punto di vista formale è totalmente sbagliato.
A sostegno di questa tesi propongo prove indiziarie, oggettive e soggettive.
Le prove indiziarie
Il file del marchio è scaricabile dal sito istituzionale di Alleanza di Centro. Il file in questione è riprodotto nell'immagine che segue.
Un grafico non farebbe mai un impaginato del genere: confuso, privo di logica e senza una gabbia di impaginazione.
Nella seconda pagina dell'allegato (a destra nell'immagine in alto) troviamo una tabella chiamata Riferimento Pantone mentre i colori sono invece indicati in quadricromia. Un colore Pantone è associato a un codice alfabetico e/o numerico. La dicitura giusta dovrebbe essere Riferimento Quadricromia lasciando a terzi l'onere della corrispondenza Pantone (se esiste).
Ho invece la sensazione che la scelta dei colori sia stata fatta quasi a caso. Colori piatti poi trasformati in quadricromia. Lo suggerisce la composizione di alcuni colori. Il rosso ad esempio presenta 1% di ciano e 1% di nero, percentuali inutili che non producono risultati visibili.
Le prove oggettive
Stelle dell'Unione Europea
Sono talmente piccole che già a dimensione normale non si “leggono” bene. Per renderle del tutto illeggibili si è pensato di mettere al di sotto delle stesse un'ombra di colore blu (colore ottenuto con l'88% di ciano e il 78% di magenta). Un elemento così piccolo stampato su qualsiasi supporto con stampa tipografica sarà sempre fuori registro ovvero sembrerà sfocato dando l'idea di una stampa mal realizzata. Un grafico avrebbe optato per un fondino a un solo colore.
Qualcuno potrà obiettare che il marchio verrà stampato con i colori Pantone. Bene, il marchio presenta ben 6 colori Pantone il che vuol dire che in una ipotetica stampa a 4 colori (ciano, magenta, giallo e nero) dovranno essere aggiunti altri 6 passaggi di stampa solo per stampare il marchio. In tutto quindi 10 passaggi nella macchina di stampa.
In soldoni se una normale stampa di un volantino a 4 colori costa 4 euro con il passaggio dei Pantone costerà 10 euro.
Acronimo ADC
Le lettere A, D e C sono di colore bianco con bordo nero.
A cosa serve il bordo nero se a qualsiasi riduzione sparisce?
Spazi e allineamenti
Alcuni elementi come la dicitura Alleanza di Centro e il simbolo della Comunità Europea sono troppo vicini al bordo e comunque inseriti senza una logica di costruzione del marchio.
Ombreggiatura
- L'ombra delle stelle suggerisce una luce proveniente dall'alto
- L'ombra della dicitura Alleanza di Centro proviene dal basso
- Il nome PIONATI non è illuminato
- Il bordino nero dell'acronimo ADC prevede una luce frontale diretta.
Nome del partito e acronimo
La dicitura ALLEANZA di CENTRO prevede l'uso del carattere italico e minuscolo solo nella preposizione. Nell'acronimo tutte le lettere sono maiuscole.
Perché nell'acronimo la preposizione ha importanza pari agli altri nomi?
Bordino nero della circonferenza che racchiude il marchio
La linea è troppo sottile, non dà forza al marchio ed è destinata a sparire nelle riduzioni.
Le prove soggettive
La dicitura Alleanza di centro in bianco con fondino blu è discutibile. Da un partito mi aspetto un'identità più forte.
Volete sapere perché si è scelto di rappresentare il nome del partito in maniera così poco evidente? Perché così si legge molto meglio il nome del leader del partito, Pionati. Ormai tutti i partiti hanno un'identità debole sacrificata a favore del leader.
L'era dei Partiti con i leader è finita, siamo nell'era dei Leader del partito.
Conclusioni
Per l'ennesima volta è stato realizzato un marchio senza logica, senza rispetto delle regole formali, senza capacità di valutarlo in modo professionale.
Non penso che un politico debba avere la capacità di leggere un marchio ma sono convinto che il responsabile della comunicazione del partito non possa e non debba ammettere simili errori.
Se il partito non dovesse avere un responsabile della comunicazione allora sarebbe una grave lacuna da colmare, se invece lo ha avrebbe dovuto valutarne prima la professionalità.
Per concludere una bella immagine dell'attrice Debora Caprioglio. Signori uomini... se alzate lo sguardo dietro l'attrice c'è il marchio del partito.